LA CHIROPRATICA

La chiropratica nasce negli stati uniti nel 1895 in seguito a un’intuizione di Daniel David Palmer, che col primo aggiustamento cervicale permette la guarigione dalla sordità a un amico. Col figlio Bartlett Joshua la chiropratica si sviluppa enormemente, con ricerche e utilizzo di tecnologie all’avanguardia, basti pensare che il metodo kaleidoscope per visualizzare le radiografie usato da Palmer ispirò l’invenzione dei moderni scanner. Le differenti “lines of drive” vengono studiate, per fornire aggiustamenti precisi e specifici ad ogni livello vertebrale. Dal punto di vista filosofico B.J. Palmer, produce una miriade di testi in cui la centralità del processo di guarigione non è nel dottore, che è solo un catalizzatore, un fattore che attiva una reazione, ma nell’intelligenza innata del corpo del paziente, che se liberato dalla interferenze, può ripararsi e guarire. Il primo paese europeo a legalizzare la chiropratica è la Svizzera nel 1939, e molti paesi all’avanguardia nelle scienze mediche rendono alla chiropratica una giusta legislazione come ad esempio Giappone, Australia, Stati Uniti, Canada, Francia. Nel 2008 anche in Italia la chiropratica riceve una giusta regolamentazione. Dal 1988 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) riconosce la chiropratica come “professione sanitaria che si occupa di diagnosi, trattamento e prevenzione dei disordini del sistema neuro-muscolo- scheletrico e degli effetti di questi disordini sulla salute globale. Vengono enfatizzate le tecniche manuali, inclusi gli aggiustamenti e/o manipolazioni vertebrali, con particolare focus sulle sublussazioni” (WHO guidelines on basic training and safety in chiropractic, World Health Organization, Geneva 2005) Negli Stati Uniti la Chiropratica è la terza professione che si occupa di salute, dopo medicina e odontoiatria; ed è la prima fra quelle che non utilizzano farmaci. Barak Obama, a più riprese, tributa ai chiropratici il giusto riconoscimento per l’eccellente rapporto costo-efficacia e per il ruolo fondamentale che la professione riveste nel sistema sanitario.

La chiropratica, attraverso l’aggiustamento, un tipo di manipolazione particolarmente preciso e specifico,  delle strutture di movimento e di sostegno del corpo (ossa,  articolazioni e muscoli) agisce sul sistema nervoso per  ristabilire il  corretto funzionamento del corpo. I pazienti spesso si si rivolgono al chiropratico per problemi e dolori legati all’apparato locomotore, come lombalgia, dolori al collo, sciatalgie, tendiniti o altri dolori articolari, dolori muscolari ed emicranie, ma quasi sempre i benefici spaziano su differenti aspetti della salute e della qualità della vita.
Spesso un trattamento chiropratico produce effetti sorprendenti sullo stato di salute globale del paziente.  L’attenzione del chiropratico viene concentrata sull’analisi delle relazioni tra la struttura (sostanzialmente la colonna vertebrale) e la funzione (coordinata dal sistema nervoso) e sulle modalità in cui questo equilibrio viene portato avanti per il recupero e il mantenimento della salute.

In Italia esiste una grande disinformazione sulla professione chiropratica e sulla figura del dottore in chiropratica. L’abusivismo è sicuramente un fattore aggravante, non esistono nè scorciatoie nè altri titoli equivalenti al doctor of chiropractic, fisioterapisti, medici ed osteopati che si professano chiropratici spesso non lo sono. Si può diventare chiropratici solo in un modo, ottenendo una laurea magistrale in chiropratica (più di 4300 ore).

La chiropratica é efficace, rapida, sicura e conveniente, diversi studi e trials lo provano.

  • Si riporta meno di 1 complicazione grave ogni milione di pazienti, contro 53,6 per gli antidolorifici oppiacei, 153 per antinfiammatori e aspirina, 500 per la chirurgia del collo, 1800 ogni milione per gli interventi chirurgici spinali.  (American Chiropractors Association)
  • Uno studio in Utah ha mostrato che il trattamento medico costa 10 volte più della chiropratica per il mal di schiena (Journal of Occupational Health, 2005).
  • La chiropratica, per dolori lombari e cervicali, permette un risparmio sui costi della salute pubblica in quanto riduce il numero di interventi chirurgici, radiografie, giorni in ospedale e diagnostica per immagini complementare prescritti (Journal of manipulative and physiological therapeutics)
  • Le assicurazioni sanitarie riportano che i pazienti che fanno uso di chiropratica in media consumano il 50% di farmaci in meno e ha passato il 50% dei giorni in ospedale in meno rispetto a chi non ne fa uso (Journal of manipulative and physiological therapeutics)
  • La chiropratica ha il miglior indice di soddisfazione nei pazienti sottoposti ad un trattamento rispetto ai pazienti che hanno ricevuto cure mediche o fisioterapiche (American Journal of Public Health)
  • Uno studio in Oregon ha dimostrato che il trattamento chiropratico permette alle persone assenti da lavoro per lombalgia di tornare al lavoro in un terzo del tempo rispetto al trattamento medico (Journal of manipulative and physiological therapeutics)